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MondosaluteLombardia n.31
2348

MondosaluteLombardia n.31

[31] lug 2012

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Editoriale
di  Gabriele Pelissero - Presidente Aiop Lombardia

E ora il coraggio di cambiare

La grave crisi economica che ha colpito il mondo non è terminata, purtroppo. E quando le persone, le famiglie e le aziende si impoveriscono, il futuro può diventare angoscioso. E il presente genera insoddisfazione e inquietudine.

Un effetto di questa condizione è il diffuso desiderio di cambiamento. Comprensibile, perché si vorrebbe cambiare una situazione opprimente.
Ma facilmente strumentabile, perché dà voce agli incantatori e ai demagoghi, introduce irrazionalità. Come nel famoso disegno di Francisco Goya “Il sonno della ragione genera mostri”.
Con questi brevi pensieri non vogliamo certamente riferirci a vicende politiche concrete e recentissime. Anche perché noi siamo e resteremo sempre rigorosamente apartitici, per poter dialogare con tutti e proporre a tutti le nostre idee e i nostri progetti.
Ma sentiamo il dovere di chiarire due questioni riguardanti eventuali cambiamenti nella sanità italiana. Cambiamenti che il federalismo fiscale, con ogni probabilità, metterà all’ordine del giorno nei prossimi mesi.
Un punto deve essere chiaro.
Bisogna cambiare le cose che non vanno bene, e tutelare e se possibile migliorare le cose che vanno bene.
In molte regioni italiane la sanità non funziona. Costa troppo, produce disavanzo, è male organizzato, genera insoddisfazione nei cittadini.
Li ci sono tante cose da cambiare, con coraggio e in profondità.
In Lombardia la Sanità funziona bene.  E’ in equilibrio economico, non ha disavanzi, è bene organizzata, ha un altissimo indice di soddisfazione dei cittadini e una qualità riconosciuta a livello internazionale.
E’ un modello da sviluppare, arricchire, tutelare in tutti i suoi aspetti qualificanti, a partire dal diritto alla libertà di scelta del cittadino,dalla distinzione fra controllori ed erogatori, e dal reale pluralismo degli erogatori ospedalieri, pubblici e privati uguali nei diritti e nei doveri.  Secondo noi, le altre regioni dovrebbero studiarlo attentamente, e approfittare di questo esperimento di successo. 
Sarebbe anche un esempio di buona politica. 


 

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