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lunedì 20 maggio 2024

Le nostre pubblicazioni di settore

Studi e ricerche giuridiche, economiche e sociologiche riguardanti il settore dell'ospedalità privata. In alcuni casi i documenti completi richiedono la login al sito.


Lombardia

Ospedali e Sviluppo economico
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Ospedali e Sviluppo economico

La sanità come motore dello sviluppo in una società solidale

collana AIOP
Edizioni FRANCOANGELI


informazioni e richiesta del volume

Negli anni più recenti si è assistito ad una serie di cambiamenti nei sistemi sanitari, in tutti i Paesi sviluppati, con l´intento di razionalizzare l´uso delle risorse e di garantire una migliore organizzazione e gestione dei servizi sanitari. Oggi stiamo assistendo ad una nuova evoluzione iniziata negli Stati Uniti e in fase di diffusione in Europa. Questa nuova fase vede la sanità assumere il ruolo di motore di sviluppo. La sanità è stata vista in passato esclusivamente come un servizio solidaristico offerto ai cittadini; il problema era contenere la spesa sanitaria per evitare che essa drenasse troppe risorse a scapito degli investimenti e di altri consumi prioritari. Oggi la sanità può essere concepita come motore di sviluppo, capace di alimentare la ricerca e l´occupazione qualificata, produrre servizi esportabili a livello internazionale e promuovere lo sviluppo di intere aree, sempre mantenendo il valore di servizio solidaristico. Concepire la sanità come motore di sviluppo impone una rivoluzione culturale: la spesa sanitaria in questa prospettiva non comprime gli investimenti e i consumi ma essa stessa si configura come un investimento produttivo e una qualificazione dei consumi. Questa nuova visione della sanità implica una modificazione della organizzazione sanitaria, che concili valori etici e obiettivi economici. In questo quadro hanno importanza centrale i nuovi distretti scientifico-sanitari sorti negli Stati Uniti e in Europa. Si tratta di grandi concentrazioni di centri di ricerca e ospedali, pubblici e privati, in grado di alimentare lo sviluppo della nuova sanità moderna. Esempi in tal senso sono San Francisco, San Diego, Boston, Cambridge, Berlino, la Medicon Valley, Monaco di Baviera e altri ancora. La Lombardia, grazie ai progressi realizzati in questi anni in campo sanitario, può candidarsi per costituire il distretto italiano di avanguardia, seguendo il modello degli altri Paesi sviluppati. La nascita di un mercato europeo della sanità sempre più integrato impone di accelerare il processo di modernizzazione del sistema sanitario italiano, valorizzando le capacità pubbliche e private di cui il Paese dispone.

Dario Velo e Francesco Velo



Il Sistema sanitario della Lombardia non è una variante regionale del Servizio sanitario nazionale (Ssn) italiano, ma rappresenta un modello organizzativo originale, costruito in modo da affrontare e risolvere alcune gravi criticità presenti nella sanità delle altre Regioni, conseguenza dei difetti di impostazione del Ssn. Gli aspetti più significativi del modello lombardo sono la netta separazione fra i ruoli di: a) regolatore e finanziatore (Regioni) b) erogatore (Aziende ospedaliere pubbliche e private) c) controllore (Asl), nonché il ruolo degli erogatori di diritto privato, che sono stati sollecitati ad un rilevantissimo investimento di capitali e alla attivazione di una organizzazione ospedaliera di eccellenza. Queste decisioni di politica sanitaria, formalizzate nella Legge Regionale 31/97, sono all´origine dello sviluppo di una rete ospedaliera di altissima qualità, nella quale la componente di Istituti ospedalieri di diritto privato si colloca al massimo livello nazionale per complessità della casistica, e nella quale la componente di Istituti ospedalieri di diritto pubblico è sottoposta allo stimolo positivo del confronto quotidiano, dal quale ha tratto impulso per una ulteriore qualificazione. Al rilevante vantaggio economico che questo modello ha generato, si aggiunge la forte attrattività nei confronti di pazienti provenienti da altre Regioni e, in prospettiva a medio termine, la buona potenzialità competitiva con le migliori reti ospedaliere degli altri Paesi dell´Unione Europea.

Gabriele Pelissero

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Nazionale

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Servizio sanitario nazionale: destinazione futuro

Esattamente 40 anni fa, con la legge n. 833 del 23 dicembre del 1978, nasceva il Servizio sanitario nazionale (Ssn), grazie al quale si è reso concreto e operativo il principio dell’universalità dell’accesso alle cure.  Oggi, di fronte alla sfida universale della sostenibilità dei sistemi sanitari rispetto alle pressioni provenienti dall’aumento di costi, dalla crescente differenziazione professionale e organizzativa e, ovviamente, dell’aspettativa di salute da parte di una medicina sempre più tecnologica, bisogna re-immaginare il nostro Ssn a invarianza di valori e obiettivi.

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L’evoluzione delle modalità di finanziamento dei sistemi sanitari nazionali

Il tema del finanziamento della sanità in Italia costituisce un aspetto centrale delle problematiche connesse alle esigenze di tutela della salute. È d’immediata evidenza, lo stretto legame tra l’effettività del diritto alla tutela della salute e le risorse disponibili e investite per renderlo sostenibile. Per di più, considerato che la spesa sanitaria costituisce di gran lunga la più importante delle voci di spesa regionale in Italia, la questione del finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) si lega alle esigenze di contenimento della spesa pubblica e alle istanze del federalismo fiscale, in Italia così come negli altri Paesi dell’Occidente.

Legge Gelli Bianco: "L'inciampo va riconosciuto  perché conduca alla saggezza" Read more

Legge Gelli Bianco: "L'inciampo va riconosciuto perché conduca alla saggezza"

In Italia nel 2015 le infezioni ospedaliere causano ogni anno più vittime degli incidenti stradali: tra 4.500 e 7mila decessi contro 3.419 vittime della strada. La gestione delle infezioni ospedaliere rappresenta una vera sfida per le strutture ospedaliere e per i professionisti che vi operano. Tale sfida deve essere accolta da tutti organizzandosi ed adottando le “misure di prevenzione delle infezioni indicate dalla migliore scienza medica”.Il nostro lavoro vuole mettere a fattor comune alcune riflessioni ed esperienze nella speranza di poter contribuire a modo nostro a questo sfidante obiettivo.

 
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Legge Gelli-Bianco

Nonostante le molte ombre e perplessità applicative, la Legge viene a determinare nuovi adempimenti per le strutture sanitarie e socio-sanitarie associate ad AIOP. Tra tutti gli adempimenti il principale sarà l’adozione di un modello organizzativo volto a prevenire a monte quei rischi, prevedibili e prevenibili, che in qualche misura potranno incidere sulla erogazione delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie. Al fine di fornire un valido supporto alle strutture che dovranno contribuire all’attuazione della Legge, AIOP ha predisposto un breve disamina delle rilevanti novità dell’intera disciplina. Il contributo che segue è stato realizzato avendo come punto di partenza un’unica certezza: si tratta di un testo che sarà integrato progressivamente sia dai decreti attuativi previsti dalla Legge stessa sia dalla Giurisprudenza che sarà chiamata a riscrivere lo statuto della responsabilità civile e penale.

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Risk Management

Il tema del risk management o gestione del rischio in Sanità è non di rado assimilato, se non scambiato integralmente, con temi pure importanti e ad esso connessi ma non sovrapponibili quali responsabilità del professionista e della struttura, danno e risarcimento. Il risk management è in realtà cosa diversa: in una parola, si tratta di prevenzione (del danno).  Vero è, come ha inteso lo psicologo statunitense Jonathan Haidt in un altro contesto, che “la coda emozionale muove il cane razionale”. Tuttavia, la possibilità di evitare soluzioni costose in termini sociali ed economici dovrebbe già, di per sé, essere motivo sufficiente ad incentivare chiunque a ragionare in termini di prevenzione e non più solo di riparazione del danno.

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